Il regime fiscale a Tenerife è uno dei motivi per cui si vive bene sull’isola, e soprattutto il motore che spinge moltissimi italiani a trasferire la loro attività dove è sempre caldo.
Già quello spagnolo risulta essere al di sotto della media europea, ma quello canario, che risente della posizione “svantaggiata” e quindi speciale, è ancora più favorevole… primo fra tutti è la riduzione al 4% dell’imposta sul reddito delle società, tale agevolazione ha scadenza nel 2019, ed è stata realizzata per favorire la nascita di attività produttive nell’arcipelago.
Le principali imposte dirette spagnole e quindi canarie sono le seguenti:
- Is, imposta sulle società
- Irpf, imposta sulle persone fisiche
- imposta sul reddito per non residente
Per accedere a questo privilegio, si dovrà stare attenti ad osservare alcune regole fondamentali, e avere i seguenti requisiti:
- avere almeno un socio residente sull’isola
- aver investito almeno 100.000 euro sull’isola in immobilizzazioni entro i primi due anni di attività
- aver prodotto almeno 5 posti di lavoro
- sviluppare attività ammesse all’interno della ZEC