Tenerife è un’isola con quasi un milione di abitanti ed è stato stimato che ci sono tanti veicoli a motori quanto gli abitanti, ovvero un grandissimo numero di veicoli a due ruote, automobili, furgoni e camion.

Analizzando più nel dettaglio le caratteristiche demografiche della popolazione, si evince che eliminando dal conteggio i minori e gli anziani che non hanno più la patente, il numero di automobili presenti sull’isola sta per superare il numero delle persone che possono guidarle. Inoltre, è tanto il turismo e l’afflusso dei viaggiatori fa salire vertiginosamente il numero dei veicoli su strada.
Già nel novembre del 2021, presso una conferenza al Ciclo di Mobilità, Trasporto e Decarbonizzazione, che era stato organizzato dalla Real Sociedad Económica de Amigos del País de Tenerife, l’ingegnere civile Rufino García aveva attenzionato questo problema. Aveva affermato, infatti, che sull’isola di Tenerife c’erano 1.500 chilometri di percorsi stradali, ma più di mezzo milione di automobili, mettendo in guarda dal pericolo reale di una crescita smisurata di mezzi a motore in circolazione.

Già l’anno scorso, quindi, era evidente la necessità di avviare un’attenta pianificazione e programmazione di obiettivi da realizzare, al fine di migliorare la situazione stradale e ridurre gli ingorghi e i rallentamenti sull’isola di Tenerife, promuovendo maggiormente anche il turismo, in un’ottica di sostenibilità. García aveva anche sottolineato la necessità di instituire un’autorità unica che possa gestire la mobilità in modo coerente su tutto il territorio. A tal proposito, altro problema rilevante è dato dall’assenza di un numero adeguato di parcheggi, che devono anch’essi essere gestiti coerentemente tra i vari comuni, con l’attuazione di un adeguato piano organizzativo.
Va sottolineato che il traffico a Tenerife è cresciuto enormemente soprattutto nella zona sud dell’isola, con rallentamenti e blocchi alla circolazione. I motivi sono da ricercarsi sia nella crescita del numero di abitanti sia nel maggiore afflusso di turisti, che sono soliti affittare una macchina per potersi spostare comodamente durante il soggiorno.
Il Piano di Mobilità Sostenibile dell’Isola di Tenerife (PIMSIT) è stato sviluppo dal Cabildo proprio per far fronte alle difficoltà obiettive causate dall’elevato traffico e dall’enorme mole di veicoli a motori presenti sul territorio. Se per ipotesi, tutte le persone decidessero di mettersi alla guida nello stesso momento, in strada non ci sarebbe lo spazio necessario per contenere tutte le automobili. Il PIMSIT è nato grazie alla partecipazione dei cittadini dell’isola, al fine di costruire uno strumento per tutta l’isola di Tenerife che assicuri un’adeguata gestione e pianificazione dei movimenti, con un adeguato piano d’azione attuabili per i prossimi venti anni.

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i principali obiettivi del Piano i Mobilità Sostenibile da raggiungere per ridurre i problemi del traffico sull’isola di Tenerife.

  • In primo luogo, troviamo il miglioramento del trasporto pubblico, possibile grazie al numero di autobus disponibili, che permetterebbe una riduzione del traffico di altri veicoli a motori. Questo è un aspetto importante e da non sottovalutare: è necessario incentivare il trasporto pubblico, seguendo il modello delle amministrazioni di altri paesi europei, rendendolo più comodo e con un prezzo accessibile.
  • In secondo luogo, risulta fondamentale il completamento dei lavori della circonvallazione dell’isola, così come dei percorsi che provengono sia nord che da sud. I lavori devono essere ampliati per arrivare alla riduzione degli ingorghi, che si creano solitamente presso le autostrade. Saranno attenzionate soprattutto le sezioni delle autostrade San Isidro-Adeje e La Orotava-Santa Cruz, dove si creano molte interruzioni del traffico. Particolare attenzione va rivolta anche ai blocchi che sono soliti crearsi nella fascia oraria tra le sette e le nove del mattino, ovvero il momento della giornata in cui si muovono i lavoratori provenienti dalla periferia di Arona ed altri abitanti provenienti dal sud-est.
  • Un altro obiettivo è la messa in funzione del raccordo Oroteanda-Las Chafiras, con il completamento della costruzione di una terza corsia che andrà a risolvere o comunque migliorare il problema degli ingorghi autostradali.
  • Infine, sono state proposte delle misure preventive per ridurre il traffico di mezzi pesanti, come ad esempio la proposta di non farli transitare sulle autostrade un giorno a settimana (il venerdì pomeriggio).
    Insomma, sono tanti i punti da attuare e l’impegno necessario per rendere l’Isola di Tenerife più sostenibile dal punto di vista della mobilità e dei trasporti, al fine di ridurre il numero di automobili e dei veicoli pesanti in circolazione, ma anche migliorare il traffico stesso, con ripercussioni positive sui cittadini e sul turismo del territorio.

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