E’ allarme disastro ambientale al largo delle coste canarie, Oleg Naydenov un peschereccio russo  affonda dopo un incendio nella sala macchine, e porta con se nelle stive 1400 tonnellate di nafta.

Solo a 23 km di distanza delle coste di Gran Canaria, e precisamente a sud di Maspalomas la favolosa spiaggia artificiale che si affaccia sull’Oceano dalle sue dune di sabbia,  affonda un peschereccio russo di 120 metri, portandosi dietro tonnellate di combustibile appena caricate, che si stanno riversando nelle acque dell’Oceano, causando la morte di molte specie animali che popolano quel tratto di mare aperto, da notizie si parla che la macchia nera abbia già raggiunto i 12 km di estensione, ma la probabilità che le correnti possano far cambiare la rotta sono sempre più reali, infatti sembra che il meteo si diriga verso questa possibilità, con la preoccupazione della popolazione tutta, soprattutto quella dell’isola di Tenerife, dove sembra sia diretta.

L’incendio sviluppatosi nel porto dell’isola lo scorso sabato, aveva fatto allontanare dai pompieri, la nave verso il largo, vista l’impossibilità di domare le fiamme, e ora giace a 2300 metri di profondità a largo delle coste e in mare aperto, ma già alcune indiscrezioni da parte di biologhi marini dicono che il punto dove si è trasportata la nave non è sicuramente dei migliori visto il suo altissimo valore ecologico, sia Greenpeace che Pascal Calabuic, confermano la tesi, affermando inoltre una conseguenza abbastanza scontata del fatto che la fauna tutta oltre che alla vegetazione marina, risentiranno molto di questo enorme tragedia, i primi a morire saranno i puffini, uccelli che pescano con i loro becchi lunghi, mentre iniziano a fare il giro del mondo anche immagini di animali completamente neri di carburante.

peschereccio russo

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